
MISTERI DELLA STORIA
LE PIRAMIDI DI GIZA
Le Piramidi di Giza, in Egitto, conosciute ed ammirate da sempre dai turisti di tutto il mondo, sono probabilmente il mistero più affascinante della storia. Le tre piramidi svettano maestose sulla piana di Giza, ancora solide dopo 5000 anni dalla costruzione, e stupiscono per l'abilità e la precisione con la quale sono state costruite con i rudimentali attrezzi a disposizione nell'epoca.
Ma al di là dello stupore e degli interrogativi suscitati dall'ingegnosità del progetto architettonico, analizziamo innanzitutto la posizione delle Piramidi.
Calcolando le distanze tra le tre Piramidi, gli studiosi hanno subito notato che la terza, la più piccola delle tre, è leggermente fuori asse rispetto alle altre due. Inizialmente si è ritenuto si trattasse di una casuale imprecisione nella scelta del sito di costruzione, ma nel 1983 l'egittologo Robert Bauval, osservando il cielo notturno, notò che le tre stelle che formano la costellazione di Orione sembravano allineate proprio allo stesso modo delle tre Piramidi.
Dopo studi e calcoli matematici ed astronomici si è effettivamente rilevato che la posizione delle tre stelle della cintura di Orione è identica a quella delle tre Piramidi, che rappresentano la costellazione non com'è adesso, ma così come era visibile durante l'era precessionale astronomica denominata "Epoca del Leone", che copre un periodo di 2160 anni collocato tra il 10.970 e l'8.810 a. C., ovvero tra i 5.000 e i 7.000 anni circa prima della costruzione delle Piramidi.
Si è quindi ipotizzata l'esistenza di una civiltà con conoscenze molto superiori a quelle di coloro che effettivamente costruirono le Piramidi, una civiltà databile intorno a 12.000 anni fa, che avrebbe progettato la costruzione delle Piramidi, poi eseguita circa 7.000 anni dopo.
Si potrebbe obiettare che tale ipotesi sia molto azzardata, in quanto la perfetta simmetria tra la costellazione di Orione e le Piramidi potrebbe essere semplicemente una combinazione fortuita e casuale, ma analizzando la struttura della piramide principale, quella di Cheope, emergono particolari sconcertanti che è difficile considerare semplicemente come coincidenze.
Infatti sono stati calcolate le misure della maestosa piramide, scoprendo così che il rapporto tra i quattro lati del perimetro e l'altezza, è identico a quello della nostro pianeta, che fa supporre che la piramide di Cheope sia una rappresentazione in scala 1 a 43.200 della Terra. Infatti il suo perimetro diviso per la metà dell’altezza è uguale al 3,14, cioè il Pi greco, un valore (il rapporto tra la circonferenza e il raggio di un cerchio) che sarà scoperto 2000 anni dopo da Archimede. Come potevano gli Egizi conoscere il Pi greco? Può considerarsi una coincidenza anche questa?
Tra l'altro, 43200 è un multiplo di 21600, e 2160 anni, come spiegato sopra, è la durata di un'era precessionale astronomica. *
Un altro calcolo matematico stupefacente effettuato dagli studiosi dimostra che il perimetro della base diviso 100 misura 365,24. Ovvero, il numero esatto dei giorni dell'anno, incluso il bisestile, calcolo che fu stabilito 3000 anni dopo dal calendario Gregoriano...
L'orientamento della Piramide è stato calcolato con esattezza geometrica, rilevando che l'ingresso è orientato perfettamente a nord. Alcuni particolari lasciano stupefatti, come, ad esempio, il fatto che se si prolungano idealmente le diagonali del lato rivolto a nord, si constaterà che inquadrano da entrambe le parti il Delta del Nilo, il quale risulta diviso in due parti perfettamente uguali dal meridiano della piramide
Inoltre, la piramide di Cheope è al centro esatto della massa terrestre, cioè all'incrocio tra il meridiano e il parallelo che coprono la maggior porzione di terra emersa, una sorta di "centro del mondo".
Altri particolari : la temperatura interna è esattamente la temperatura media della Terra; la Piramide è alta 145 m. e 75 cm., e questa altezza coincide con il livello medio dell’ altitudine dei continenti terrestri sul mare.; le pareti non sono perfettamente lisce ma impercettibilmente convesse, e la curvatura che se ne ricava corrisponde al valore in gradi della curvatura terrestre.
Inoltre, 10:9 è il rapporto tra l’altezza e la larghezza della piramide; se moltiplichiamo per 109 l’altezza della piramide si ottiene la distanza tra il Sole e la Terra.
Ognuno di noi arrivi alla propria conclusione: si tratta soltanto di coincidenze, oppure abbiamo ancora molto da scoprire su queste misteriose costruzioni? L'ipotesi più accreditata è che effettivamente sia esistita una civiltà molto avanzata, che ha voluto lasciarci le prove della sua esistenza nel modo più razionale possibile: dandoci indizi semplicemente seguendo le immutabili leggi della matematica e dell'astronomia.
* LA PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI è quel fenomeno celeste che spiega l’oscillazione dell’asse terrestre, che compie un lento movimento circolare, paragonabile al movimento di una trottola. L’oscillazione determina un' apparente retrocessione delle costellazioni nella sfera celeste. Questo avviene perché la linea immaginaria che unisce sul piano dell’eclittica gli equinozi di primavera e di autunno si sposta di un grado ogni 71 o 72 anni circa.
I dodici segni dello zodiaco che formano l’intero arco celeste a 360 gradi, coprono, ciascuno, un periodo di 2160 anni, cui corrispondono quelle che in astrologia sono identificate come le “ere precessionali”, cioè l’era dell’Ariete, l’era del Toro etc. etc.. Il ciclo completo di 360 gradi richiede 25.920 anni, cioè 2160x12.


