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MISTERI DELLA STORIA

                                         I MISTERI DEL PERU'

2. La Piramide di Chichen Itzà e il Muro di Sacsauhuaman

 

 Nella zona di Cuzco altri misteri non ancora risolti fanno sorgere tanti interrogativi. Tra i tanti, la famosa Piramide o Tempio di Quetzalcoatl a Chichen Itzà è stata costruita in modo che particolari effetti di luce e ombra si manifestassero con precisione cronometrica in occasione del solstizio di primavera e di autunno. Solo in questi due giorni, infatti, queste ombre creano ancora oggi l'illusione ottica di un gigantesco serpente che si muove sinuoso sulla gradinata. E' solo un caso fortuito?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Altri strani reperti che ci hanno lasciato gli antichi sono delle teste olmeche che ritraggono un tipo razziale estraneo alle Americhe... queste enormi teste sembrano chiaramente negroidi, con nasi schiacciati e labbra pronunciate, con in testa delle specie di elmetti che ricordano quelle dei soldati. Chi è stato ritratto in queste sculture?

 

Quando arrivarono nel 1532, i conquistadores spagnoli rimasero stupefatti nel constatare che l'impero Inca era molto esteso, con una vasta e sofisticata rete stradale; ad esempio, c'erano due strade maestre parallele da Nord a Sud lunghe circa 3600 chilometri l'una, che andavano una lungo la costa e l'altra attraverso le Ande. Queste vie principali erano pavimentate e collegate tra loro da diversi raccordi; inoltre c'erano anche ponti sospesi e gallerie scavate nella roccia, tutti chiaramente segni di una civiltà evoluta eavanzata. Ancora, nella fortezza di Sacsauhuaman a nord di Cuzco c'è un grosso muro di granito formati da molti blocchi perfettamente tagliati e messi uno sopra l'altro in perfetto equilibrio e incastrati tra di loro in un modo estremamente preciso.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Uno di questi, ad esempio, ha un'altezza di 8,50 metri e ha un peso stimato di 360 tonnellate. La domanda quindi è: come hanno fatto gli Inca a lavorare questa pietra enorme, come l'hanno tagliata e forgiata nella forma desiderata, come l'hanno trasportata per decine e decine di chilometri dalle cave lontane, come sono riusciti a erigere i muri, a spostare i massi e sollevarli ad una grande altezza da terra?

Si ritiene che in quel tempo questa popolazione non avesse nemmeno la ruota; figurarsi se poteva avere macchinari o marchingegni capaci di sollevare e spostare dozzine di blocchi irregolari da 100 tonnellate l'uno per sistemarli in puzzle tridimensionali!

E come hanno fatto a tagliare con precisione i massi? Per quanto ne sappiamo non disponevano nè di ferro nè di acciaio con cui perforare la roccia o tagliare e levigare le pietre, non avevano carri e non avevano buoi per trasportarle...

Sempre vicino a Cuzco c'è un bellissimo viale chiamato Hatunrunioc, un puzzle di un muro fatto da immunerevoli blocchi a secco tutti perfettamente incastrati insieme, tutti di forme e grandezze diverse, incastrati in uno stupefacente sistema di angoli. In un blocco ci sono 12 lati su un'unica superfice, talmente bene incastrati con gli altri massi che gli studiosi non sono riusciti ad inserire nemmeno la sottile punta di un foglio di carta negli interstizi che lo uniscono agli altri blocchi.

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