
Sad Songs
Sad songs, ovvero canzoni tristi. Qui ho voluto riunire canzoni tristi, introspettive, malinconiche, che esprimono dolore o smarrimento, che non trasmettono sensazioni di serenità. Forse è una categoria un po' deprimente, ma i momenti di sofferenza fanno parte della vita, quindi perchè ignorarli? Talvolta scendere nella tristezza è necessario per liberarsene e riuscire ad apprezzare i momenti di gioia. Molte canzoni sono in inglese: mi dispiace per chi non conosce questa lingua, ma spero che anche senza capire le parole si intuisca il senso e si percepisca lo stato d'animo di chi ha cantato, o scritto, le canzoni.
Che canzone emozionante, che testo pazzesco, e quanto è bella l'interpretazione di Fiorella Mannoia! Questa canzone è stata scritta da Ivano Fossati, che con parole nette e nude descrive così bene la solitudine di questa donna, la sua malinconia che la spinge a chiudersi in se stessa, ma alla fine c'è anche il grido di protesta, la ribellione, la pena per questa vita sprecata. Un capolavoro di sensibilità, e anche le musiche sono splendide. Proprio una bellissima canzone.
Songwriter ed eccellente chitarrista inglese, il povero Nick Drake è morto a soli 26 anni, per overdose dei farmaci antidepressivi che prendeva da sempre. Voce dolcissima, sensibilità estrema, testi poetici e melodie lineari ed armoniose, sempre acustiche, sono secondo me le sue grandissime qualità, che purtroppo non lo hanno salvato dal baratro. Day is done, sweet Nick.
Questa canzone è bellissima, ma mi mette addosso un tristezza infinita. Il testo parla di un amore finito, una coppia che si è allontanata (c'è un muro di silenzio tra di noi) finchè i due amanti non diventano due estranei (or were we strangers all along? O lo siamo sempre stati?). La musica è molto bella, e anche la voce della cantante. Pochi versi ma incisivi, parlano del doloroso stupore di lei, delle mille domande che si pone (How did I lose you along the way?). Bella, bellissima canzone.
Ad un primo ascolto è difficile vedere la bellezza di questa canzone. Lunga più di sei minuti, cupa che di più non si può, la musica lenta, gli strumenti e le note essenziali, senza fronzoli, la voce quasi lamentosa... invece, tutta quella lentezza all'inizio è necessaria per arrivare all'apertura del ritornello, di quel "Renée...Baby how the weeks fade/Baby how the streets change...", con una musica magnifica, di ampio respiro, proprio come un cielo blu che si rivela a poco a poco con le nuvole che si aprono. Io la sento così questa canzone, e semplicemente la adoro. Per pochi eletti.
In realtà il testo di questa canzone non è affatto deprimente od oscuro, ma questa splendida versione di Emmylou Harris mi fa sentire un po' triste e malinconica. E' cantata e suonata con grande delicatezza e sensibilità, e la Harris è riuscita a dare un senso diverso alla ballata originale, non particolarmente emotiva secondo me, dei Beatles. Bravissima.
La canzone finale del film Leon, il mio preferito, quando si è seduti lì con il cuore spezzato dopo questa bellissima storia di amore e di morte, e si guardano scorrere i titoli senza nessuna voglia di andarsene, per trattenere ancora l'emozione. La canzone è magnifica, tristissima come era giusto che fosse, Sting ha una bellissima voce in questa canzone, e la musica così delicata la rende un vero gioiello.
Here, There and Everywhere by Emmylou Harris
Shape Of My Heart by Sting
Wall of Silence by October Project
Day is Done by Nick Drake
Lunaspina by Fiorella Mannoia
Renee by Talk Talk