
Darkness
Darkness, ovvero oscurità. Questa è sicuramente la categoria di ascolto più difficile di tutte. Sono canzoni potentissime, cupe, difficili, che esprimono o trasmettono inquietudine, o angoscia, o comunque sentimenti forti. Non sono di facile ascolto, ma nascondono una grande bellezza. Perchè la musica è anche, o forse soprattutto, questo; perchè dentro di noi ci sono vette altissime ma anche abissi e oscurità. Ho tradotto (liberamente) alcuni versi che secondo me è essenziale capire per comprendere il senso, la potenza e l'importanza del testo.
In questa canzone dal titolo incomprensibile Peter Hammill ci dice che dentro ognuno di noi c'è il male, e il bene, e siamo tutti assassini e angeli insieme, dittatori e salvatori, profughi di guerra e di pace, ogni uomo è tutto questo... io in realtà non sono d'accordo, ma mi piace come lui esprime questa dualità che evidentemente sente dentro se stesso, usando parole forti, potenti! La canzone comincia come una ballata dolcissima, ma le parole sono inquietanti e pesanti come macigni!
The killer lives inside me/yes, I can feel him move/Sometimes he's lightly sleeping/in the quiet of his room/but then his eyes/will rise and stare through mine/ he'll speak my words and slice my mind inside/ Yes the killer lives...
L'assassino vive dentro di me/sì, riesco a sentirlo muoversi/a volte si assopisce/nella quiete della sua stanza/ma poi apre gli occhi e li fissa nei miei/dice le mie parole e mi affetta la mente dentro/Sì, l'assassino vive....
Non sono TROPPO inquietanti questi versi? Hammill è un poeta estremo, usa parole taglienti ed efficaci, ma questo è il bello dei suoi testi. Poi, dopo tutta questa dolcezza, a 2:52 la musica impazzisce, e lui urla : How can I be free? How can I get help? Am I really me? Am I someone else? (Come posso liberarmi? Come posso avere aiuto? Sono davvero io? Sono qualcun altro?)
In questa parte secondo me esprime benissimo questa contrapposizione tra due estremi, che lo confonde e lo angoscia. Lo so, questo brano non è facile, ed è pesante, ma d'altro canto non ho chiamato questa sezione Oscurità?
Questo brano dei Pink Floyd l'ho già inserito nei capolavori, ma è giusto che stia anche qui, quindi l'ho messo due volte. Dopo la dolcezza infinita dell'inizio, verso metà canzone si sprofonda nell'angoscia, in questa caverna oscura e enorme e priva di luce, con le urla dei gabbiani che si sentono ma non si possono vedere, ed è soprattutto l'assenza della luce che sconvolge, io non so come si possano esprimere così tante cose con la musica, ma loro ci riescono... ed è bella la risalita verso la vita, anche se non è serena nemmeno quella. Un brano che veramente ci parla dell'oscurità dentro di noi, e intorno a noi, e della vita stessa.
Tim Buckley, cantautore e poeta sensibilissimo, una vera anima tormentata. E' morto di overdose a soli 28 anni, lasciandoci alcuni gioielli a testimoniare la sua incredibile e profonda sensibilità ed inquietudine. In questa canzone capiamo come perfino l'amore è per lui fonte di angoscia e paura (se io rinunciassi al mio orgoglio per te, per amare te, tu nasconderesti le mie paure, senza dirmi mai "Devo andare via?"), e quanto intensamente vive il suo sentimento. Versi profondi, toccanti, pesanti.
Questa canzone è proprio bellissima.
(Dedicata a R.)
If you tell me a lie I'll cry for you...
(Se mi dirai una bugia, io piangerò per te)
If you tell me of all the pain you've had
I'll never smile again
(Se mi racconti di tutto il dolore che hai provato
Io non sorriderò mai più...)
E poi ancora,
Everywhere there's rain my love
everywhere there's fear...
(Ovunque c'è pioggia, amore mio
Ovunque c'è paura...)
Altro brano capolavoro di Tim Buckley, che parla della sua dipendenza dalla maledetta eroina...
You don't remember what to say (Non ricordi cosa dire)
You don't remember what to do (non ricordi cosa fare)
You don't remember where to go (non ricordi dove andare)
You don't remember what to choose (non ricordi cosa scegliere)
You wheel, you steal, you feel, you kneel down (tu giri su te stesso, ti muovi lentamente, tu senti, tu cadi in ginocchio e vai giù...)
E ancora,
La luce del sole ti ricorda del cielo vero
Pensavi di stare volando, ma hai aperto gli occhi
e ti ritrovi a ricadere sulle bugie di ieri
Ciao, pleasant street, sei ritornata...
non posso esitare, non vedo l'ora di ritornare
a Pleasant Street...
Terribile, e la sua voce accompagna queste sensazioni con passione e partecipazione.
Back to Janis now. L'ho già detto, per me nessuna come lei sapeva tirare fuori quello che aveva dentro, il suo dolore, la sua eterna insicurezza, la sua solitudine, e nessuna artista mi ha mai emozionato come lei. In questo brano Janis dice che l'amore è come una catena, che fa male, lui se ne è andato e lei si chiede perchè, e alterna le sue urla a momenti di grande dolcezza, come a 3:01, e poi quelle tre note in sequenza a 3:18 mi fanno morire, sono troppo meravigliose... Poi, quando a 6:19 dice con voce pulita All I ever wanted to do was to love you... (Tutto ciò che volevo era amarti...), mi viene quasi da piangere. She kills me, non c'è niente da fare.
Questo brano strumentale (tranne un'unica frase) inizia e finisce con il vento. Il basso ha una profondità e una forza pazzesca, è un crescendo assolutamente necessario per arrivare al momento in cui esplodono tutti gli strumenti (da 3:36, dalla voce cavernosa che ansima One of these days I'm going to cut you into little pieces...), ed esplode anche tutto intorno a me. Si dovrebbe mettere il volume al massimo, altrimenti non ha proprio senso ascoltarla.
Man Erg by VDGG
Echoes by Pink Floyd
Phantasmagoria In Two by Tim Buckley
Pleasant Street by Tim Buckley
Ball and Chain by Janis Joplin
One Of These Days by Pink Floyd